
VOXONUS FESTIVAL XIII EDIZIONE
I CONTINENTI DELLA MUSICA
Tredici anni di Voxonus. Con i suoi oltre 60 concerti, Voxonus Festival è la stagione di produzione dell’Orchestra Sinfonica di Savona dedicata alla musica barocca. Nata dall’esperienza dell’Academia di musici e cantori, le sue formazioni musicali sono composte da professionisti di levatura internazionale e i programmi eseguiti con strumenti storici in grado di esaltare la scrittura dell’epoca. L’itinerario di quest’anno ripercorre rotte culturali del passato e del presente, da qui il sottotitolo I continenti della musica.
Una proposta, molti temi. Lo studio e la riscoperta di autori italiani del Settecento dei quali si considera “minore” la produzione strumentale, e la monografia di composizioni raramente eseguite, rappresentano il corpus principale del lavoro del Voxonus. Uno dei temi del 2024 è la comparazione fra autori che si sono dedicati alla composizione del Quartetto d’archi, evidenziando come questa formula portata ai massimi livelli da Mozart e Haydn abbia in realtà origini italiane. Non mancheranno, poi, pagine fondamentali di autori del Settecento.
Alchimie. Liguria, Piemonte e Puglia. Tre regioni che affondano le proprie radici molto lontano. Voxonus tocca 24 location di cui Palazzo Reale di Genova, l’area archeologica di Ventimiglia, ma anche Porto Venere, Sanremo, la ‘Croce Nera’ di Saluzzo. Nel cartellone confermati Albissola Marina, Vado Ligure, Savona, la Certosa di Pesio, Varazze, Torino e Finale Ligure. Voxonus Festival è sostenuto tra gli altri da Ministero della Cultura, Regione Liguria e Regione Piemonte, Provincia di Savona, Fondazioni De Mari, CRT e CRC.
Nuovi orizzonti. Il brand fa del legame con i territori un elemento di pregio: le narrazioni storico-culturali esaltano la riscoperta della classicità musicale come chiave di lettura del presente. Voxonus apre le sue porte ai giovani artisti. Il 2024 è infatti anche l’anno del Vox off – Spazio giovani, un circuito musicale dedicato alle nuove generazioni. Non solo, perché con la creazione del format Voxonus sull’Appia il fascino barocco si sposta anche in Puglia.
Il progetto
Voxonus è una formazione cameristica-sinfonico-corale dedita specificamente al repertorio Sei-Settecentesco e del primo Ottocento, secondo lo spirito esecutivo storicamente informato. L’ampio repertorio comprende composizioni di Bach, Händel, Vivaldi, Haydn, Mozart, Beethoven, Schubert, Mendelssohn, Rossini, Brahms, opere di artisti ‘minori’, prime esecuzioni e commissioni speciali.
Della stessa proposta artistica fa parte la raffinata formazione Voxonus Quartet costituita dalle ‘prime parti’ della Voxonus Orchestra, specializzata nel repertorio barocco e classico eseguito con strumenti originali e secondo la prassi del tempo con particolare attenzione al periodo di transizione.
Voxonus si avvale di strumenti con montatura originale e quindi suona con accordatura a 415 o 430 Hz. Accanto all’esecuzione di opere di autori noti, svolge anche ricerca rivolta a nuovi progetti discografici.
Altra componente di pregio di questa compagine è quella di Voxonus Duo, violino e viola, che anche in questa formazione si avvale di strumenti originali e prassi esecutiva storicamente informata, costituita dal primo violino dell’Orchestra Sinfonica di Savona, Maurizio Cadossi, e dalla prima viola della stessa Orchestra, Claudio Gilio. Il Duo propone uno spettacolo che s’intermezza con momenti di dialogo tra gli esecutori e il pubblico sull’organologia degli strumenti barocchi e sulle curiosità di compositori, usi e costumi oggetto del programma, risultando di facile ascolto, informativo e intrigante.
Di elevata statura all’interno del progetto Voxonus, si ricorda il Voxonus Choir, coro altamente professionale specializzato nel repertorio del Settecento con esecuzione filologica dell’epoca, in grado però di affrontare anche altri stili.
Richiesto sia in Italia sia all’estero, è stato condotto da grandi direttori, tra i quali Hogwood, Tate, Mehta, Alapont, Bressan. Il Voxonus Choir ha collaborato tra gli altri con l’Orchestra della Rai di Torino, Il Teatro La Fenice di Venezia, Il Maggio Musicale Fiorentino, il Teatro Comunale di Treviso, Il Teatro Comunale di Ferrara, La Sagra Musicale Umbra.
Il progetto centrale è il Voxonus Festival, rassegna che nasce nella splendida cornice settecentesca dei giardini all’Italiana e nei saloni delle feste di Villa Faraggiana ad Albissola Marina e nella prestigiosa Villa Gavotti di Albisola Superiore e che vanta più di 60 concerti all’anno realizzati tra Liguria, Piemonte e altre regioni italiane. Voxonus Festival è una rassegna dedicata alla musica del Settecento svolta dalle varie formazioni Voxonus, Voxonus Orchestra, Voxonus Quartet e Voxonus Duo e da artisti ospiti.
Un Festival che per la sua specificità ha assunto rilevanza nazionale.
La visione artistica
Voxonus Festival fa del legame con i territori di destinazione e di progettazione artistica un elemento di pregio, in cui le narrazioni storiche e culturali esaltano la riscoperta della classicità musicale. Voxonus si sviluppa su diverse scenografie facendo dei territori la cornice del suo progetto artistico.
La ricerca artistica di Voxonus stringe i legami con realtà musicali e artisti di altre regioni, facendone un festival sovraregionale non solo per il suo sviluppo su diversi territori di destinazione ma in quanto sinergia di stili e di ricerche tra artisti, enti ed identità artistiche differenti. Tra le altre, collaborano con il festival realtà come il Teatro dell’Opera Giocosa, i Musici di Santa Pelagia, l’Accademia del Ricercare, la Fondazione APM di Saluzzo, l’OMI, il Collegio Einaudi di Torino.
Voxonus Festival è sostenuto tra gli altri da Ministero della Cultura, Regione Liguria e Regione Piemonte, Provincia di Savona, Fondazioni De Mari, CRT e CRC.
Itinerario musicale
Alcuni tra i principi alla base della visione artistica di Voxonus Festival sono il legame e la valorizzazione del territorio di destinazione, che creano uno stretto legame tra luogo, percorso artistico e soggetti coinvolti, per offrire al pubblico un prodotto culturale di alto livello che dialoghi con la musica, il territorio di destinazione e la visione artistica del festival. Tra le altre, Voxonus Festival ha raggiunto Savona, Genova, Vado Ligure, Altare, Noli, Finale Ligure, Varazze, Sanremo, Ventimiglia, Luni, Portovenere, San Raffaele Cimena, Andora, Albissola Marina, Chiusa Pesio, Saluzzo, Casalborgone, Sassello, Mondovì, Torino, Rittana, Cuneo, Elva e location pugliesi come Brindisi e Taranto.

Il festival e le sinergie
Voxonus è un appuntamento di spicco nel panorama culturale dei territori di destinazione, e in particolar modo di Liguria e Piemonte. Il festival ha raggiunto non solo per la provincia di Savona, ma anche per quelle di Cuneo e Torino. Importanti anche le collaborazioni in Lombardia e in Puglia, adesioni che testimoniano la capillarità del progetto dell’Orchestra Sinfonica di Savona come proposta che sa adattarsi alle richieste del territorio. I programmi “unificati” dell’Orchestra Sinfonica di Savona sono stati presentati nel 2019 nella Sala della Trasparenza della Regione Liguria, a Genova, alla presenza di amministratori del territorio, assessori regionali, associazioni, fondazioni e giornalisti. L’armonia tra i due volti della rassegna, prima quello ligure e poi quello cuneese, è stata fondamentale per il perseguimento di obiettivi comuni, tra cui la valorizzazione delle eccellenze enogastronomiche, storiche e paesaggistiche in grado di concretizzare sul territorio la forte sinergia che si è creata nelle località, divenendo un ottimo volano per il turismo.
Dal 2025 si avvia una collaborazione tra Voxonus e la Fondazione Scuola APM di Saluzzo: nasce un percorso di alto perfezionamento in musica antica in seno all’Istituzione saluzzese, condotto da artisti di Voxonus. Gli allievi del corso vengono affiancati ai professionisti della Voxonus Orchestra, unendo aspetti formativi a quelli performativi, dando immediata ricaduta occupazionale ai giovani musicisti.
L’eccellenza del festival
Le formazioni Voxonus sono complessi ad organico variabile specializzati nel repertorio del Settecento e Ottocento, eseguito con strumenti originali, dedito particolarmente al repertorio sinfonico – corale e all’opera classica di stampo barocco.
La Voxonus Orchestra è la convergenza di diverse esperienze di rinnovamento e di collaborazioni con altri complessi musicali sviluppate negli anni, attualmente confluite nella programmazione dell’Orchestra Sinfonica di Savona per la musica e il teatro del Settecento : il direttore principale è il musicista Filippo Maria Bressan e presenta un repertorio che comprende le grandi composizioni di Bach, Händel, Vivaldi, Haydn, Mozart, Beethoven, Schubert, Mendelssohn, Rossini, Brahms, ma anche capolavori dimenticati, prime esecuzioni, programmi speciali su commissione e incursioni crossover.
Voxonus Records
Nel corso del lockdown l’Orchestra Sinfonica di Savona si è resa conto di dover creare un “contenitore musicale” capace di raccogliere tutte le esperienze musicali che andassero oltre i concerti dal vivo. Una sfida che si è rivelata vincente perché proprio con Voxonus Records si è realizzato il cortometraggio “Risvegli” diretto da Francesco Ghiaccio e distribuito da VEVO. Un’esperienza di unione tra il brand Voxonus e Musica in Porto edizione 2020, trasportata sul piccolo schermo per la prima volta dalla sua nascita. Voxonus Records è inoltre aperta a collaborazioni esterne, oltre alla distribuzione del disco “Le stagioni della vita” dell’Across Duo.
Gli sponsor
una visione glocal
Voxonus Festival Dalle Alpi al Mare è sostenuto dalle Amministrazioni comunali e da numerosi sponsor privati che hanno a cuore la valorizzazione del territorio, sostenuti a loro volta da diversi stakeholder che si affiancano al Ministero della Cultura, alle Fondazioni CRT e CRC, alla Fondazione A. De Mari, alla Fondazione del Credito Cooperativo di Pianfei e Rocca De’ Baldi, ma anche al patrocinio di Regione Piemonte e Regione Liguria oltre ai comuni sede dei concerti. Per l’Orchestra Sinfonica di Savona è importante coinvolgere più realtà possibile per coinvolgere pubblico e privato nella cultura, come nel caso di Terres Monviso, Finale Ligure “My perfect place” e la Direzione Musei della Liguria.