Voxonus Quartet

e il “Centro di Ricerca sul Quartetto italiano”

VOXONUS QUARTET

Il “Voxonus Quartet” è il quartetto d’archi nato all’interno del più vasto progetto Voxonus “Academia di Musici e Cantori”, un complesso strumentale e corale con organico variabile che vanta importanti collaborazioni con il Teatro La Fenice di Venezia, il Maggio Musicale Fiorentino, la Sagra Musicale Umbra e l’Orchestra Rai.Composto da Maurizio Cadossi (violino), Claudia Monti (violino), Claudio Gilio (viola) ed Eugenio Solinas (violoncello), “prime parti” anche in orchestre di levatura nazionale, il Voxonus Quartet è specializzato nel repertorio barocco e classico, eseguito con strumenti originali dell’epoca e secondo la prassi storicamente informata. Particolare attenzione è posta al periodo di transizione con strumenti dalla montatura classicacorde di budello e accordatura a 430 Hz, in grado di esaltare la scrittura post e tardo barocca.Il Voxonus Quartet è Quartet-in-residence presso il Voxonus Festival.Il Voxonus Quartet ha ottenuto lusinghiere recensioni delle sue incisioni discografiche:

“Se Charles Burney fosse vivo ai nostri giorni e avesse ascoltato questo disco del Quartetto Voxonus sono pronto a scommettere che avrebbe elogiato l’ottima qualità dell’esecuzione senza soffermarsi più di tanto sulle particolarità dei Quartetti d’archi di Giuseppe Demachi e di Giuseppe Maria Cambini”. Marco Bizzarini, Musica.

CLIP AUDIO

Giuseppe Demachi - Sei Quartetti


Demachi - Quartetto in fa maggiore (1° tempo)

Demachi - Quartetto in si b maggiore (1° tempo)

Giuseppe Maria Cambini - 15me Livre Quartuor oevure XXIX


Cambini - Quartetto in fa maggiore ( 1° tempo )

Cambini - Quartetto in sol maggiore ( 1° tempo )

CERQUI

Il “Voxonus Quartet” è l’anima del CERQUI, il “Centro di Ricerca sui Quartetti Italiani” dedito alla riscoperta e valorizzazione della produzione quartettistica degli operisti italiani del XVIII e XIX secolo. Attraverso un lavoro di edizione critica e di incisione discografica, la ricerca musicologica del CERQUI, in sinergia con l’attività del Voxonus Quartet, riporta alla luce inedite o misconosciute pagine della musica strumentale italiana, dimostrandone la piena vitalità compositiva anche durante la gloriosa fioritura dell’opera lirica nel Settecento.Considerata l’ampiezza del repertorio e la molteplicità dei compositori coinvolti, il progetto è suddiviso in tre aree tematiche: la Scuola napoletana, dai capiscuola Francesco Durante (Frattamaggiore 1684 – Napoli 1755) e Leonardo Leo (San Vito dei Normanni 1694 – Napoli 1744) ai rappresentanti della fase matura dello stile galante come Giovanni Paisiello (Taranto 1740 – Napoli 1816); gli autori italiani che svolsero gran parte della loro carriera all’estero come Giuseppe Demachi (Alessandria 1732 – Londra 1791); la consistente produzione di Giovanni Paolo Bottesini (Crema 1821 – Parma 1889), al quale è dedicato uno studio monografico.Il CERQUI è coadiuvato da un comitato scientifico presieduto dal Prof. Lorenzo Mattei (Università degli Studi di Bari) e si avvale della collaborazione di importanti Università Italiane per creare un’autentica sinergia tra musica e musicologia.

“Non solo melodramma. Il CERQUI, Centro di Ricerca sul Quartetto Italiano, studia e, grazie all’attività del Voxonus Quartet, restituisce all’ascolto, su strumenti antichi e con prassi storicamente informata, il repertorio manoscritto per quartetto d’archi dei grandi operisti di scuola napoletana con l’intento di valorizzarne il valore formale ed espressivo e di evidenziarne la vicinanza ai capolavori del classicismo viennese”. Lorenzo Mattei.